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L'isolotto di Santa Eufemia, meglio conosciuto come l'isolotto del Faro di Vieste, ha avuto una importanza rilevante nella storia. E' sempre stato abitato dall'uomo sin dalla più remota antichità. È stato luogo di culto per marinai e soldati, e fu scavato nella viva roccia un tempio vero e proprio dedicato alla Venere Sosandra, protettrice dei marinai. Le cronache narrano che sull'isolotto è presente una grotta al cui interno sono state rinvenute iscrizioni che risalgono addirittura al III secolo A.C. L'iscrizione meglio conservata è quella che riguarda la sosta del Doge Pietro Orseolo in viaggio verso Bari per soccorrere la popolazione attaccata dai Saraceni. |