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Distribuite lungo la costa sud di Vieste, tutte a livello del mare, le grotte sono accessibili con barche e motobarche che riescono ad entrarvi agevolmente consentendo visioni ed emozioni indescrivibili. Realizzate dall'erosione secolare e costante del mare e, per alcune, anche dell'acqua piovana, sono formate da rocce carsiche e friabili, che presentano tracce evidenti di minerali. Hanno una forma ad antro, con una lunghezza che varia dai 40 ai 100 metri. La loro formazione non è databile. Certamente è avvenuta con il graduale assestamento del costone roccioso del Gargano, ed è anche dovuta ai movimenti sismici ed alle numerose tempeste di mare e di vento che hanno flagellato la costa, dando loro quell'aspetto attuale che sa tanto di arte e perfezione. Le grotte erano note a pochi pescatori del luogo, che pescando sotto costa, strappavano al mare il necessario quotidiano, ai finanzieri che intendi alla sorveglianza le scandagliavano continuamente, ma soprattutto ai contrabbandieri che ne avevano fatto il loro regno incontrastato. Circa 50 anni fa un pescatore del luogo, Michele TRIMIGNO, intuì l'importanza delle grotte ed iniziò ad organizzare le prime timide escursioni. La notizia si divulgò immediatamente ed ognuno, dando sfogo alla propria fantasia, parlò di particolari storici, di leggende e di miti… Le grotte, viste alle prime luci dell'alba, mentre i primi timidi raggi del sole filtrano sullo specchio dell'acqua circostante, determinano colori indescrivibili allo spettatore e mentre il movimento dolce e sommesso delle onde lambisce le sponde e tutt'intorno è poesia di risveglio ed il canto melodioso degli uccelli obbliga ad entrare in un mondo diverso… si entra in una atmosfera incantata che desta tutte quelle emozioni e quelle impressioni che giustificano i nomi attribuiti alle grotte stesse. |