Dalla leggenda alla storia il passo e' breve.
La citta' di Vieste, forse la piu' antica delle citta' Daune, ha portato alla luce villaggi preistorici e antiche civilta', carichi di mistero e curiosita'.
Una storia che va dal neolitico all'eta' moderna, piena di testimonianze architettoniche e di avvenimenti.
Molti fanno risalire, a dove oggi c'e' l'odierna Vieste, l'ubicazione dell'ormai scomparsa Uria (sec. VI a.C.), citta' menzionata in diversi scritti di autori Greci.
Infatti durante alcuni scavi, per la costruzione di edifici, sia a Vieste che nelle zone limitrofe, sono stati rinvenuti dei resti di abitazioni ed in particolare di uno stabilimento termale risalente ad epoca pre-romana.
La testimonianza di maggior rilievo e' stata data dalla scoperta di una grotta,(avvenuta nel 1987), scavata sull'isolotto di S. Eufemia (su cui e' ora ubicato il Faro), adibita a tempio per il culto della Venere Sosandra (salvatrice di uomini), sulle cui pareti sono state rinvenute delle incisioni in greco e in latino, databili tra il III sec. a.C. e la tarda eta' romana.
Intorno alla antica citta' di Uria (a sud di Vieste) si estendeva l'abitato di Apeneste(sec. II d.C.), zona oggi denominata del S.Salvatore, che tuttora riporta alla luce tombe a cassette risalenti a quel periodo.
A Nord-Ovest, dovevano esserci le ville romane di Merino e Fioravanti, nei pressi dell'attuale zona detta Piano Grande.
Molti reperti di epoca preromana, ritrovati a Vieste e nelle zone limitrofe, sono depositati presso il Museo Civico, che si trova nel centro storico di Vieste.
Lo stesso Museo Civico puo' considerarsi un reperto da visitare, infatti, istituito nel 1988,e' situato in un antico frantoio.
E' costituito da una galleria ed e' caratterizzato da muri possenti di tufo e pietre e da volte poggianti su robusti pilastri.
Una grotta naturale chiude una lunga serie di archi che dividono i vari ambienti, dove sono ricostruite le varie sezioni storiche dalla Preistoria, alla Protostoria, dalla Classica alla Tardoantica.
Con riferimento alla Preistoria e alla Protostoria, si possono osservare la serie stratigrafica della Costella, con industrie del Paleolitico inferiore e medio, la ricostruzione di un interno della miniera neolitica della Defensola ed i reperti dallo scavo del villaggio di Molinella (eta' del Bronzo).
Invece per la sezione Classica, e' possibile osservare i corredi funebri del IV-III sec. a.C., provenienti dalle varie necropoli sparse sull'intero territorio, mentre per la sezione Tardoantica ci sono dei reperti provenienti dagli scavi di Merino.